Come spesso dico ai miei pazienti: “Caro paziente, tutto parte dalla diagnosi e dalla consapevolezza della propria situazione; solo così si può attuare la terapia più adeguata alla tua situazione”.
Parlare di una patologia così importante in poche righe potrebbe essere riduttivo; proviamo tuttavia a dare qualche accenno degno di nota.
Le sedi maggiormente colpite sono il labbro, il pavimento della bocca, la lingua e la zona posteriore all’ultimo elemento dentario chiamata trigono retromolare.
Qualche dato statistico
Il carcinoma orale si attesta, su base mondiale, tra le 10 neoplasie maligne più frequenti e la sua forma prevalente è quella che origina dalle cellule epiteliali squamose.
Più del 90% dei carcinomi orali colpisce pazienti di età superiore ai 40 anni ed è molto più frequente negli uomini rispetto alle donne.
Quali fattori lo causano?
Non è stata ancora individuato un fattore unico, ma è probabile che siano coinvolti molti fattori.
I due fattori più importanti sono il tabacco e l’alcool, a cui vanno aggiunti carenze nutrizionali, raggi ultravioletti, virus e infezioni croniche; in particolare, la presenza contestuale dei due fattori principali moltiplica il rischio di sviluppare neoplasie orali.
Prevenzione e diagnosi
Come spesso accade, una diagnosi precoce, associata alla prevenzione, eleva notevolmente l’evoluzione e l’esito prognostico della patologia.
Tuttavia, poiché negli stadi precoci la sintomatologia è molto scarsa, il ruolo dell’odontoiatra risulta essere di prim’ordine per lo screening.
Soprattutto dopo i 60 anni di età è consigliato effettuare una visita di controllo annuale, nella quale l’odontoiatra presta attenzione all’eventuale presenza delle lesioni precancerose, ovvero quelle lesioni che possono destare un sospetto tale da richiedere la valutazione specifica dei colleghi patologi orali e maxillo facciali. Saranno loro che effettueranno indagini ancor più approfondite e consiglieranno la terapia più appropriata al paziente.
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