Masticare gomme senza zucchero previene la carie.
Ebbene sì, le gomme da masticare prive di zucchero aiutano la prevenzione delle carie. Certo questo non esclude l’importanza della prevenzione e delle buone abitudini come:
- L’ alimentazione sana ed equilibrata
- L’igiene orale domiciliare quotidiana
- Le visite periodiche dal dentista
Uno studio ha analizzato e confrontato gruppi di adulti e bambini che hanno masticato gomme sugar-free con chi non lo ha fatto o ha utilizzato metodi alternativi come sciacqui orali. Dalla revisione della letteratura scientifica si evince che le chewing-gum senza zucchero possono ridurre la probabilità di avere carie fino ad una media del 28%.
Inoltre, si è visto che quando si utilizzano chewing-gum allo xylitolo o al sorbitolo questa percentuale di riduzione aumenta ulteriormente di circa il 5%.
Lo xylitolo e il sorbitolo sono delle molecole che sostituiscono lo zucchero all’interno di alcuni alimenti, comprese le chewing-gum. A differenza dello zucchero, queste molecole combattono l’acidificazione batterica e la relativa demineralizzazione dei tessuti del dente.
Questi dati potrebbero essere di aiuto per sviluppare politiche e programmi educativi dedicati alla prevenzione e potrebbero indirizzare la ricerca scientifica ad approfondire ulteriormente questo aspetto.
Di sicuro vanno considerati tutti gli aspetti della salute orale perché nella bocca ci sono tantissimi microorganismi e solo una parte di questi sono in grado di determinare una carie. Altri ceppi batterici e/o virus possono portare ad altre patologie, come quella delle gengive e dei tessuti molli della bocca in generale.
Come nasce la carie e cosa ci aiuta a prevenirla
Si è andati a vedere anche l’effetto di chewing-gum a base di chitosano nel ridurre uno dei batteri principali responsabili della carie, lo Streptococco Mutans.
Il chitosano è un carboidrato estratto dai crostacei ed è utilizzato per minimizzare l’assorbimento dei grassi e del colesterolo contenuto nei cibi. Proprio per questo, viene consigliato ai pazienti con patologie croniche come il diabete, il morbo di Chron o pazienti obesi.
Lo Streptococco Mutans è un batterio appartenente agli streptococchi ed è ritenuto il principale tra quelli che, all’interno del cavo orale, sono in grado di promuovere i processi biochimici che danno luogo alla carie.
Nello studio specifico, sono stati presi dei volontari a cui è stato misurato il numero di colonie batteriche di S.Mutans e il ph salivare prima e dopo aver masticato chewing-gum per 5 minuti e per 8 volte consecutive.
I risultati di questo studio hanno mostrato come le chewing-gum a base di chitosano hanno un effetto positivo nel ridurre le colonie batteriche di S.Mutans, ma non sull’aumento del PH salivare.
Ricordiamo che il pH della bocca è influenzato sia dal quantitativo batterico che dall’attività batterica. Nello specifico, le reazioni chimiche batteriche portano ad un aumento dell’acidità della bocca che si traduce in un abbassamento dei livelli di pH. L’abbassamento del pH favorisce la demineralizzazione dei tessuti dentali, a cominciare dallo smalto.
Xilitolo, eritritolo e propoli per combattere i batteri della carie
E’ emerso durante lo studio che solo se utilizzati insieme questi due dolcificanti naturali possono ridurre i livelli di Streptococco Mutans. L’eritritolo da solo non porta alcun beneficio. Lo xilitolo, invece, agisce sulla diminuzione dello S.Mutans ma non su tutti gli altri microorganismi orali.
Lo xilitolo sembra confermare le sue proprietà di prebiotico orale ma c’è necessità di sviluppare altri studi scientifici per dimostrare gli effetti dell’eritritolo sullo Streptococco Mutans.
Interessante lo studio che ha analizzato l’effetto della propoli somministrata ai bambini tra i 6 e gli 8 anni che hanno un elevato rischio di carie. L’obiettivo dello studio è stato quello di vedere l’effetto della propoli sull’accumulo di placca e sulla quantità dei batteri della bocca, somministrandola attraverso la masticazione di chewing-gum o attraverso degli sciacqui orali alla propoli.
Dopo 2 settimane, si sono confrontati i valori iniziali e finali dell’indice di placca batterica e si è visto che in entrambi i metodi di somministrazione sono in grado di ridurre sia la placca che la quantità di batteri nella bocca. I bambini preferiscono introdurla attraverso la masticazione di chewing-gum.
Perciò possiamo raccomandare di masticare queste ultime e di considerarle come agente antibatterico.
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